Storia della biblioteca

La Biblioteca di Terlizzi è stata inaugurata nel 1967 nell’ala settentrionale del settecentesco Palazzo “de Paù-Antonelli”, sito in via Marconi e ristrutturato negli anni ’80 con un intervento finalizzato ad intrecciare il recupero dell’immobile e la funzione di ricerca. Il Palazzo fu fatto erigere da Domenico de Pau’, insigne esponente dell’antica casata nobiliare, grande appassionato di musica e letteratura e ventennale sindaco di Terlizzi. La costruzione dell’edificio fu tuttavia ultimata da Mons. Felice de Pau’, al quale si deve in particolare la realizzazione del sontuoso Salone delle Feste settecentesco, con la sua splendida volta a botte decorata ed affrescata in stile pompeiano. La sala, che in origine ospitava una vera e propria collezione d’arte comprendente opere – tra gli altri – di Raffaello, Tiziano, Rubens e Caravaggio, è stata successivamente restaurata per poter accogliere una parte significativa del patrimonio librario attualmente a disposizione della Biblioteca. A partire dal 1998, il Salone è inoltre identificato quale sede di rappresentanza dell’ente ed è utilizzato per incontri istituzionali, per iniziative di soggetti esterni (dietro canone di utilizzo) e per la celebrazione di matrimoni civili.
Parte integrante dell’immobile è anche l’ex cappella della famiglia de Pau’ dedicata alla Ss. Trinità, trasferita nel Palazzo dal Monsignore – affiliato all’Accademia dell’Arcadia e grande cultore di musica e di poesia –  ed oggi adibita a sala lettura.

La struttura è intitolata allo storico terlizzese Luigi Marinelli Giovene (1804 – 1894), che sin dalla giovane età ha indirizzato i suoi studi di storia e diritto alla ricerca sulle origini di Terlizzi. La sua opera principale, intitolata non a caso “Memorie storiche di Terlizzi”, fu pubblicata nel 1881 e costituisce ad oggi una grande testimonianza scritta della smisurata passione per la città che ha lo ha costantemente animato.
Il valore storico della Biblioteca è attestato non solo dalle vicende della sua struttura, ma anche dalla variegata ricchezza di fonti documentali possedute. L’offerta di titoli consultabili ed eventualmente accessibili al prestito da parte degli utenti è infatti estremamente variegata: tra i testi classificati e catalogati vi sono preziose raccolte di Fondi Antichi e di Fondi Locali, cinquecentine, seicentine e settecentine, oltre ad un’intera sezione dedicata alla storia di Terlizzi, in costante aggiornamento.

La Biblioteca comunale ha avuto sin dall’apertura un ruolo centrale per l’animazione della vita culturale cittadina. Alle tante proposte di mostre, eventi e conferenze provenienti da scuole, associazioni, studiosi e ricercatori storici si sono unite nuove scelte organizzative e logistiche dell’ente, che a partire dagli anni 2000 ne hanno favorito la partecipazione a finanziamenti regionali e progettazioni di rete.
L’adesione al Polo Terra di Bari del 2003 ha costituito la tappa iniziale di questo percorso, facendo entrare  ufficialmente la Biblioteca a far parte del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) ed introducendo la catalogazione informatizzata dell’intero patrimonio librario. Grazie a questa nuova sistemazione digitalizzata, i testi sono stati resi liberamente accessibili ai lettori, seguendo quel modello anglosassone di organizzazione biblioteconomica pensato per creare un ponte tra libro e lettore.

Dal 2004, presso la Biblioteca è poi attivo lo Sportello Informagiovani, nato con l’obiettivo di aiutare le nuove generazioni ad acquisire conoscenze utili ad orientare le loro scelte formative e professionali per il futuro. Lo sportello mette a loro disposizione tutte le informazioni necessarie alla partecipazione a corsi di formazione, concorsi e bandi sia nazionali che comunitari.
Nel 2009, inoltre, l’ente ha implementato un sistema gestionale in “open source”, messo a punto grazie ai finanziamenti ottenuti contestualmente alla partecipazione al progetto regionale “Biblioteca Apertamente”. L’apertura in rete del patrimonio di libri posseduti ha permesso di coniugare alte prestazioni a bassi costi di gestione, oltre a rendere possibile la consultazione virtuale dei titoli in scaffale da parte del cittadino, che – se iscritto e tesserato – può anche accedere ad una propria pagina personale per verificare i prestiti attivi, prenotare un’opera o suggerirne l’acquisto.

La Biblioteca è infine parte integrante del progetto di rete SAC (Sistema Ambientale e Culturale) NORD BARESE, nato nel 2015 con l’obiettivo di rifunzionalizzare gli spazi ed i servizi degli enti partecipanti, attraverso l’acquisizione di nuovi arredi, il potenziamento delle attrezzature tecnologiche e la concessione di finanziamenti destinati all’ampliamento dell’offerta di corsi di formazione e materiale videoludico da offrire agli utenti.

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